Attacchi di panico, ansia generalizzata, fobia sociale, ipocondria
Tutti noi sperimentiamo normalmente, nel corso della nostra vita, stati d’ansia, momenti di attivazione nei quali tuttavia questa emozione è ben gestita ed è anzi adattiva, risulta utile perché ci aiuta ad individuare precocemente potenziali pericoli.
In certi casi però, quando focalizziamo eccessivamente la nostra attenzione su una interpretazione degli eventi nei termini di pericolo, si innesca paura e questo stato diventa allora disfunzionale, limita la nostra vita e la qualità delle attività quotidiane.
È possibile sperimentare ansia in molti modi diversi: l’ansia generalizzata, per lo stato di salute, l’ansia sociale, l’ansia specifica per uno stimolo fobico, nel disturbo ossessivo compulsivo. Tuttavia queste diverse modalità posseggono caratteristiche comuni: eccessiva valutazione e sovrastima del pericolo, sottostima della capacità di fronteggiarla, attivazione di schemi disfunzionali che accentuano il problema, ingigantiscono la pericolosità delle diverse situazioni e rafforzano così l’ansia iniziale, creando un circolo vizioso, creazione di strategie protettive rispetto alle situazioni temute ed evitamento di queste ultime, con la conseguenza di vivere uno stato altamente invalidante.
Ciò che serve è interrompere il circolo vizioso su cui si basa l’ansia.
Oggi è possibile beneficiare di protocolli efficaci e scientificamente testati, e grazie alla psicoterapia cognitivo comportamentale è possibile stare meglio già dopo poche sedute.
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